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Teramonews.com

Pedaggi autostradali. La Provincia chiede l’annullamento degli aumenti e il risarcimento dei danni a partire dal 2003

Dopo la condanna dell’Anas e della Società Strada dei Parchi, da parte del Tar Lazio, per gli aumenti 2006 delle tariffe autostradali sulla A/24 e sulla A/25, si torna davanti ai giudici il prossimo 8 novembre per la discussione dei ricorsi proposti in via autonoma dalla Provincia nonché dalla Regione Abruzzo e dalla Comunità Montana del Gran Sasso.

“Dopo il rìgetto del nostro ricorso da parte del Tar Abruzzo, nel luglio scorso, – spiega il presidente Ernino D’Agostino – abbiamo aderito, insieme alla Regione Abruzzo e alla Comunità Montana del Gran Sasso, a quello presentato dalla Regione Lazio. Dopo questa prima vittoria rimane in piedi l’azione autonoma che abbiamo avanzato contro Anas e Società dei Parchi per l’annullamento degli aumenti tariffari negli anni precedenti il 2006, a partire dal 2003, e per il risarcimento dei danni”.

Una sentenza, quella di giovedì scorso del Tar Lazio che, secondo D’Agostino, è destinata a fare giurisprudenza in materia di tariffe autostradali. “D’ora in poi, aumenti automatici senza nessuna contropartita agli utenti, ai cittadini che pagano tasse e tariffe, risulteranno sicuramente meno facili – commenta – è stato ristabilito un principio di equità e giustizia mentre è stato rafforzato il ruolo di tutela degli enti locali nei confronti delle collettivita amministrate”.

I giudici del Tar Lazio, nella motivazione della sentenza, fanno riferimento a quanto prescritto dalla delibera CIPE 319/96 che ha introdotto il metodo del cosiddetto “price cap per la revisione delle tariffe di pedaggio autostradale” prevedendo che gli adeguamenti si ancorino “all’attuazione del programma di investimenti previsto dal piano finanziario, secondo l’indicatore di produttività” .
“Ciò comporta – scrivono i giudici - che gli adeguamenti annuali della tariffa non possono essere automatici, ma si giustificano in relazione agli investimenti che il concessionario effettua (e di cui ha dato indicazione nel piano economico-finanziario), essendo volti a garantire la remunerazione degli interventi compiuti”. Investimenti non effettuati da Strada dei Parchi. Scrivono i giudici: “è agevole rilevare che a fronte dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e delle nuove opere previste nel piano finanziario, risultino invece: la sola progettazione di alcune opere e impianti (Galleria di San Rocco, galleria del Gran Sasso, barriere di sicurezza) e non la loro realizzazione; la mera consegna dei lavori di raddoppio della tratta Villa Vomano/Teramo, anziché la realizzazione e l’imminente completamento; la mera progettazione definitiva di complanari e della terza corsia nel tratto barriera est di Roma, via P. Togliatti e galleria Pittaluga, invece della esecuzione e definizione nei tempi previsti”.
Quindi, secondo il Tar, la Società dei Parchi non ha realizzato quanto previsto e l’Anas
“ha omesso di svolgere i compiti di vigilanza e controllo assegnati dalle disposizioni normative”.
“In attesa dell’udienza di novembre – conclude il Presidente – stiamo verificando con gli avvocati le modalità con le quali i cittadini potranno chiedere il rimborso delle somme illegittimamente incassate dalla Società dei Parchi”.

I ricorsi sono il frutto di un lavoro di concertazione fra gli enti locali attraverso un pool di avvocati composto da: Vincenzo Cerulli Irelli e Paola Di Salvatore per la Regione Abruzzo; Gennaro Terraciano per la Regione Lazio; Antonio Zecchino e Paolo Grassi per la Provincia di Teramo, Paolo Galassi per la Comunità Montana del Gran Sasso.

Grande soddisfazione viene espressa anche dal presidente della Comunità Montana del Gran Sasso, l’ente che per primo, nel 2004, avviò la battaglia legale contro la società autostrade chiedendo l’accesso agli atti. “Questa vittoria è la dimostrazione che non eravamo dei visionari – dichiara Alfredo Di Varano – e che le società che gestiscono servizi pubblici non possono farlo al di fuori delle regole e degli accordi. Adesso ci auguriamo che anche gli aumenti del passato vengano dichiarati illegittimi”.

Una curiosità. Piero Marazzo, oggi presidente della Regione Lazio, si era occupato di questa vicenda da conduttore di “Mi manda Rai Tre”. In una puntata andata in onda due anni fa aveva dato voce alle proteste dei cittadini di Isola del Gran Sasso, i quali, dopo gli aumenti, costituirono un apposito comitato contro Società dei Parchi.



Adnkronos del 25 gennaio 2006
MARRAZZO, BENE ADESIONE PROVINCIA ROMA AD AUMENTO CAPITALE COTRAL
Roma, 25 gen. - (Adnkronos) - ''L'adesione della Provincia di Roma all'aumento di capitale del  Cotral e' una tappa importante nel percorso di risanamento dell'azienda e di rilancio del trasporto pubblico regionale''. E' quanto afferma il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.
''Dimostra una volta di piu' -continua Marrazzo- la sensibilita' e l'attenzione del presidente Gasbarra ai problemi della mobilita' dei pendolari. In breve tempo, la Regione mettera' a disposizione il Piano della mobilita', mentre attendiamo che il management del Cotral definisca il piano industriale di rilancio, con il conseguente rientro a pieno titolo del Comune di Roma. Come ho avuto modo piu' volte di affermare nelle mie visite nelle province del Lazio, il Cotral e le ferrovie saranno l'ossatura per lo sviluppo di una moderna rete di trasporto pubblico adeguata alle esigenze dei cittadini''.


Adnkronos del 24 gennaio 2006
TRASPORTO LOCALE, AL VIA FASE DI RISANAMENTO
Roma, 24 gen. - (Adnkronos) - Al via una ''nuova fase di risanamento e rilancio del servizio di  trasporto''. Lo ha dichiarato Michele Civita, assessore provinciale alle Politiche della mobilita' e dei trasporti, in riferimento all'aumento di capitale della Cotral. ''Il nuovo aumento di capitale della Cotral deciso oggi dal Consiglio provinciale con uno stanziamento di circa 3 milioni di euro - continua l'assessore - contribuira' ad evitare il fallimento della societa' e dimostra il senso di responsabilita' dell'Amministrazione Gasbarra nei confronti degli utenti e dei lavoratori dell'azienda di trasporto extraurbano''.
''L'aumento di capitale - spiega Civita - consentira' di sostenere la nuova fase di risanamento economico e di rilancio della qualita' del servizio di trasporto avviata negli ultimi mesi. Un lavoro che ha gia' permesso di ottenere una riduzione degli sprechi e un miglioramento dell'efficienza in alcuni settori strategici come le manutenzioni e la gestione del servizio. Senza dimenticare l'assunzione di 100 nuovi autisti attuata per la prima volta in modo trasparente con il ricorso ai centri per l'impiego delle varie province del Lazio''.
''Con questa decisione - continua Civita - la Provincia di Roma, proprietaria del 30%  delle azioni Cotral, permettera' di coprire le perdite maturate dalla societa' di trasporto extraurbano fino a settembre 2005. E' sorprendente pero' che An e Forza Italia abbiano votato contro la ricapitalizzazione della societa' di trasporto extraurbano considerate le responsabilita' della gestione del centrodestra, che ha portato la Cotral ad un deficit strutturale di decine di milioni di euro''.
''La chiusura in attivo della gestione 2004 - conclude l'onorevole - e' stata possibile, infatti, solo grazie ad un'operazione di spin-off immobiliare che ha permesso all'azienda di trasporto di coprire un disavanzo di esercizio di circa 25 milioni di euro''.

Adnkronos del 24 gen. 2006
APPROVATA PARTECIPAZIONE PROVINCIA A COTRAL
Roma, 24 gen. (Adnkronos) - Approvate questa mattina dal consiglio provinciale di Roma con 26 voti  favorevoli e 6 contrari della minoranza, la partecipazione della Provincia di Roma alla societa' Cotral Spa e la sottoscrizione dell'aumento di capitale sociale per 2.935.383,32 euro, in corrispondenza alla quota di partecipazione ordinaria.
''Ancora una volta - spiega il Presidente della V Commissione trasporti, viabilita', lavori pubblici e pianificazione territoriale, Daniele Leodori - la Provincia di Roma dimostra grande senso di responsabilita' sostenendo il risanamento di un'azienda cosi' importante e strategica. E' necessario - aggiunge - che il nuovo management presenti un rinnovato piano aziendale in grado di far uscire l'azienda stessa dallo stato di difficolta' che si e' registrato negli ultimi anni. Siamo convinti che il lavoro dei nuovi 'vertici' del Cotral sia in grado di raggiungere gli obiettivi del miglioramento dei conti e di una offerta di servizi di maggior qualita'''.
''Gli ulteriori interventi economici della provincia di Roma - sostiene Maurizio Fabbri, Presidente del gruppo di Rifondazione comunista - devono far avviare una riflessione, soprattutto alle forze politiche che governano regione, provincia e comune, sui risultati negativi della gestione del Cotral. E' necessario puntare soprattutto ad un aumento delle entrate - prosegue Fabbri - attraverso l'utilizzo di utenze, penso ad esempio agli abbonamenti, che sono collegate ad una politica di riorganizzazione della viabilita' che si trova nelle condizione drammatiche che tutti abbiamo davanti ai nostri occhi''. Diverso il parere del Presidente del gruppo di Alleanza nazionale, Piergiorgio  Benvenuti, che ha espresso un voto contrario a questa delibera. ''La gestione precedente all'attuale - spiega - ha ben amministrato chiudendo il bilancio 2004 con un utile di 8 milioni di Euro e ottimizzando il servizio''.
''Ora - continua Benvenuti - abbiamo chiesto all'Assessore, che secondo noi non ha fornito indicazioni ne' risposte precise nel merito, quali siano le cause che hanno fatto si' che la situazione economica e gestionale e il servizio non siano positivi come invece nel passato. Ci preoccupa quindi - conclude - questa erogazione di risorse da parte della Provincia di Roma, prima ancora di conoscere i progetti futuri del Cotral, convinti che l'obiettivo finale sia quello di ottimizzare il servizio per gli utenti''.
"La Provincia di Roma sostiene ancora una volta il trasporto pubblico,  per essere accanto ai cittadini, ai pendolari, partecipando all'aumento di capitale della Cotral, per la quale auspichiamo che la Regione Lazio metta in campo un vero cambio di passo, che renda piu' fruibile il servizio". E' il commento del presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra in merito all'approvazione da parte del Consiglio provinciale della partecipazione della Provincia, per 2,9 milioni di euro, all'aumento di capitale della Cotral Spa.
"Con grande senso di responsabilita' sosteniamo - conclude Gasbarra - il risanamento di un'azienda strategica per il nostro territorio, ma ci aspettiamo che con lo stesso senso di responsabilita' il governo sostenga un'azienda fondamentale per il Paese come e' Alitalia".


Dal Messaggero del 20/01/06
VALLE DELL’ANIENE/TRASPORTI NEL CAOS

Bus saltati: i pendolari vanno in Procura
Subiaco, esasperazione dopo che a Ponte Mammolo 200 persone sono rimaste a piedi
di ANTONIO SCATTONI
I pendolari della Valle dell'Aniene presentano un esposto alla magistratura contro il trasporto pubblico. Da ben tre settimane, infatti, numerose corse vengono soppresse ogni giorno e il disservizio provoca notevoli e ripetuti disagi a chi deve viaggiare.
«Abbiamo predisposto un modulo - dichiara Antonello Onori, responsabile dell'associazione pendolari - che già molti utenti hanno sottoscritto e inviato alla Procura, per interruzione di pubblico servizio. Presenteremo poi, come comitato, una dettagliata denuncia in cui vengono evidenziati i tanti problemi che i passeggeri debbono subire dall'inizio di gennaio». La causa dell'inasprimento della posizione dei pendolari è dovuta agli incidenti avvenuti al capolinea di Ponte Mammolo: «Oltre 200 persone - denuncia Onori - stavano ammassate sulla panchina di attesa a causa di due corse saltate in precedenza, il personale si è anche rifiutato di dare risposte a chi chiedeva dei chiarimenti. Sono dovuti intervenire i carabinieri per gli inevitabili disordini. Si è verificata poi quasi una lotta per salire sui tre pullman messi in seguito a disposizione, con il risultato di contusioni tra i passeggeri, oltre a minacce e insulti. La situazione ormai è diventata insostenibile: il richiesto intervento della Regione non è arrivato e quindi abbiamo deciso di rivolgerci alla magistratura».
Al Cotral fanno sapere che le corse soppresse sono diminuite e presto tutto tornerà alla normalità: «Sui fatti di Ponte Mammolo - dichiara il dirigente Arcangeli - è stata individuata la responsabilità di un nostro dipendente per cui prenderemo provvedimenti. Abbiamo poi sospeso lo spostamento, previsto per aprile, degli altri quattro autobus dal deposito di Subiaco ed anzi, entro la prima decade di febbraio, arriveranno i primi nuovi autisti».



dal sito del Cotral NEWS del 13/01/2006
Chiarimenti di COTRAL SpA su i disservizi verificatisi nell’area del Sublacense
Relativamente ai disservizi verificatisi nell'area del Sublacense, la Compagnia desidera fornire alcuni chiarimenti che meglio riescano a contestualizzare la situazione.
L'acquisizione da parte di Co.Tra.L. S.p.A. di 500 nuovi mezzi ha posto la necessità per l'azienda di riequilibrare il proprio parco mezzi, distribuendo fra i 50 impianti, i suddetti autobus. Ovviamente la distribuzione per essere equa avrebbe dovuto tener conto sia delle caratteristiche del servizio, sia dell'anzianità del parco per ogni impianto.
 In questo quadro di riferimento l'impianto di Subiaco che si ritiene penalizzato ha in realtà usufruito di condizioni di maggior favore.
 In effetti, nessun collegamento aziendale ha avuto negli ultimi 5 anni un incremento di corse quante la Subiaco - Roma (16 in più), inoltre è stato assegnato a Subiaco (unico caso in azienda) un autobus bipiano, equivalente a 2 autobus di circa 12m..
 Si può infine concludere aggiungendo che l'accordo siglato con le Organizzazioni Sindacali per la distribuzione dei nuovi autobus è stato applicato ad altri impianti, sino ad oggi, per il 50%, mentre l'impianto di Subiaco ha ceduto solo 4 vetture su 8 del modello 380 e aggiungendo il bipiano ha applicato la distribuzione al 25%.
Dai fatti supposti è semplice dedurre che l'azienda si è adoperata per favorire un bacino ad alta intensità di utenza e non ha in alcun modo sfavorito l'impianto di Subiaco.
La Co.Tra.L. deve però operare sempre in modo equilibrato per favorire i suoi utenti e i suoi lavoratori, nel rigoroso rispetto dei diritti e doveri reciproci e con un concetto di equità sull'intero territorio in cui opera.
L'utilizzo improprio di termini, alcune volte abusati come "strategico" o "bieco progetto di impoverimento" rischiano di deviare i termini di una corretta dialettica fra azienda, istituzioni locali, utenti e lavoratori.
E' di conseguenza intuitivo comprendere che chi alimenta alcune situazioni non potrà non assumersi le responsabilità degli effetti che produrrà.


da Il Tempo del 6 gennaio 2006

Gli autisti continuano a "guidare" la protesta contro il trasferimento 
degli autobus più recenti, le corse saltano e i pendolari restano al palo della fermata.
di Antonio Sbraga
Trasporti pubblici nel caos nella valle dell'Aniene, che tra mercoledì e ieri si è vista annullare ben settanta corse, sia per i collegamenti interni che quelli con la capitale. Una situazione insostenibile, che ha indotto l'associazione pendolari della valle dell'Aniene a rivolgersi all'amministratore delegato del Cotral, Antonio Ricevuto, e all'assessore regionale ai Trasporti, Fabio Ciani. A loro è stato chiesto un «intervento immediato legato ai problemi sollevati dai vostri stessi dipendenti, per evitare che dispute aziendali ricadano ancora una volta sui pendolari della valle dell'Aniene», ha scritto il presidente dell'associazione, Antonio Onori. La forma di protesta «spontanea e non organizzata», attuata sin da lunedì scorso, infatti, replica quella dell'autunno scorso, abbandonata dai conducenti solo con la tregua arrivata al termine di ben dieci giorni di trasporti pubblici in tilt, quando il problema della sostituzione di 8 bus in base al piano di perequazione, pensato per livellare l'età media del parco-macchine di tutti i depositi Cotral, era stato «dilazionato a gennaio 2006». E proprio lunedì scorso, al momento del trasferimento dei primi due pullman, sono riprese le ostilità da parte degli autisti che, rinunciando alla copertura dei turni di straordinario, lasciano scoperto quasi un terzo del servizio. Con le corse che saltano senza alcun preavviso per l'utenza, costretta a subire le ripercussioni dirette sulle agende di lavoro e di studio scombussolate dai ritardi a catena. Che, con la fine delle vacanze natalizie e la ripresa delle scuole, rischiano di provocare effetti ancor più devastanti da lunedì prossimo. «Noi ci stiamo adoperando per trovare delle soluzioni - dice Giulio Marocchini, rappresentante della Fit-Cisl - abbiamo anche avuto un'assemblea nel deposito con il sindaco di Subiaco, che si è impegnato ad avviare dei contatti, ma non si possono obbligare gli autisti a fare gli straordinari con delle vetture vecchie ed inadeguate ad un servizio a lunga percorrenza come il nostro». Anche il Cotral tenta la strada della mediazione. «L'azienda è pronta ad un incontro nel deposito di Subiaco tra i rappresentanti dei lavoratori e i dirigenti di tutti i sindacati che, nel 2004, hanno siglato il piano di perequazione - spiega il direttore d'esercizio Cotral, Carlo Arcangeli - mi auguro si possa trovare una soluzione, ma la coperta è troppo corta: noi abbiamo già ridotto da otto a quattro i bus da sostituire (spesso con meno chilometri di quelli ritirati) perchè riteniamo che quel piano, che punta a livellare l'età media delle vetture di tutti i depositi del Lazio, risenta di un egualitarismo che non tiene conto dei diversi tempi di percorrenza, lunghi ed autostradali come per Subiaco. Che avrà altri autobus bipiano con la nuova fornitura attualmente in fase d'appalto».


Articolo del TEMPO del 4 gennaio 2006
Cambiano i pullman, protestano gli autisti
scarica l'articolo (PDF)



ANSA (ANSAweb) 31 dic 2005
A24, proteste in Valle Aniene per aumento pedaggio
Da Vicovaro-Mandela a Roma Est costera' 5,29 euro
 - MADONNA DELLA PACE (ROMA) - Ha suscitato le proteste dei Pendolari della Valle Aniene l'aumento del pedaggio della A 24. A partire dai prossimi giorni costera' infatti 5 euro e 29 centesimi, con un aumento di 29 centesimi, percorrere i 50 chilometri tra andata e ritorno del tratto della A 24 Roma-L'Aquila, dal casello di Vicovaro-Mandela a quello di Roma-Est, dopo il previsto aumento del 5,87% del pedaggio autostradale. Prese di posizione contro il nuovo aumento, che si aggiunge a quelli degli anni passati tanto da raggiungere il 60% in piu' rispetto alle tariffe in vigore fino al 2002, sono state espresse dalla Associazione pendolari Valle Aniene e dalle amministrazioni comunali dei paesi del territorio. ''Occorre evitare - ha detto il presidente della Comunita' Montana dell'Aniene, Luciano Romanzi - che gli abitanti della Valle dell'Aniene subiscano questa ulteriore penalizzazione in aggiunta ai notevoli rincari attuati negli anni passati''. Nello scorso mese di ottobre Romanzi e l'assessore alla tutela dei consumatori della provincia di Roma, Roberto Petrassi, decisero di intraprendere un'azione comune nei riguardi di ''Strada dei parchi spa'', la societa' che gestisce la A 24, proprio perche' fosse evitato il nuovo aumento per gli utenti della Valle dell'Aniene ed adottate forme di abbonamento agevolato. (ANSAweb) Ansa


L'ennesimo rincaro della A-24

Brindisi amaro per i pendolari dell’hinterland romano dopo la decisione della società. Appello al presidente Marrazzo

di ANTONIO SBRAGA

 Il rincaro salatissimo segna un più 5.87% e parte già da domani. Ieri sera il via libera dell’Anas.

NON resta che pregare in ginocchio il presidente della Regione Marrazzo. Per scongiurare un nuovo amaro calice di Capodanno sull'A24, dopo i due consecutivi del 2003 e 2004, che hanno fatto mandar giù aumenti complessivi del 60 per cento rispetto alle tariffe praticate sino al dicembre 2002, Cittadinanzattiva richiama in servizio l'ex telepaladino dei consumatori, Piero Marrazzo, per mobilitare l'attuale presidente della Regione contro il rincaro del 5.87%, già al casello da domani, dopo il via libera dell’Anas, ieri sera. «Faccio appello al presidente Marrazzo perché lui si è già occupato del caro-pedaggio sull'autostrada Roma-L'Aquila quand'era alla conduzione di "Mi Manda Raitre" - dice il responsabile sublacense, Antonio Lollobrigida - Come ricorderà, le tariffe aumentarono complessivamente, fra il 2003 e il 2004, del 60% rispetto a quelle praticate nel 2002. Ora la società concessionaria fa partire un nuovo aumento dal primo gennaio perché, sostiene, pratica le tariffe più basse d'Europa per un'autostrada di montagna come l'A-24. Ma per i tre caselli laziali, dove si può parlare al massimo di collina, l'andirivieni quotidiano con Roma costa ai pendolari 2 euro e 60 da Tivoli, 4 da Castel Madama e 5 da Vicovaro-Mandela. Ora, con il nuovo aumento ci sarà da mettersi le mani nei capelli. Mi auguro che Marrazzo riprenda la battaglia da presidente della Regione, anche per individuare forme di abbonamento agevolato per l'utenza di un comprensorio già oltremodo isolato, come quello dei comuni a rischio-estinzione della Valle dell'Aniene, sprovvisto tra l'altro di valide alternative viarie per i collegamenti con Roma». Nell'ottobre scorso già la Provincia di Roma, di concerto con la decima Comunità Montana, ha convocato un tavolo istituzionale con "Strada dei Parchi Spa", la società che gestisce l'A-24 dal 2001. Ma in quella sede l'amministratore delegato, Mariano Maccarelli, ha ribadito che la proposta d'aumento riguarda la «parte restante prevista dal contratto di concessione». Adesso invece l’Anas ha fatto tutto proprio nei giorni festivi, in cui tutti pensano ai brindisi. Ma dopo la festa, il risveglio sarà davvero amaro.



da Adnkronos, del 31 dicembre 2005
Autostrade: Benvenuti (AN), odg in Provincia Roma per agevolazioni a pendolari 

Roma, 31 dic. - (Adnkronos) - ''Esprimo la solidarieta' ai pendolari della Valle dell'Aniene che  stanno protestando per l'aumento del pedaggio della A 24. A partire dai prossimi giorni costera' infatti 5 euro e 29 centesimi, con un aumento di 29 centesimi, per percorrere i 50 chilometri tra andata e ritorno del tratto della A 24 Roma-L'Aquila, dal casello di Vicovaro-Mandela a quello di Roma-Est, oltre al previsto aumento del 5,87% del pedaggio autostradale''. E' quanto dichiara il Capogruppo di An alla Provincia di Roma, Piergiorgio Benvenuti, che preannuncia la presentazione di un ordine del giorno a Palazzo Valentini.
''Sono incrementi di costi che se si aggiungono a quelli degli anni passati si raggiunge il 60% in piu' rispetto alle tariffe in vigore fino al 2002 e ritengo -prosegue Benvenuti- sia veramente eccessivo e soprattutto perche' interessa molti pendolari che per ragioni di lavoro e di studio si recano frequentemente o quotidianamente nella Capitale''.
''Con l'ordine del giorno che intendo presentare immediatamente in Consiglio provinciale - conclude Benvenuti- intendo porre all'attenzione di 'Strada dei parchi spa', la societa' che gestisce la A 24, perche' si possa evitare il nuovo aumento per gli utenti della Valle dell'Aniene ed adottare forme di abbonamento agevolato''.


IL TEMPO del martedì 20 dicembre 2005
«Noi pendolari sequestrati sulla A/24»
«Due ore e mezzo dal casello di Roma est all’uscita di via Togliatti. E con i nuovi svincoli sarà peggio»
Ogni giorno la stessa odissea. Sale la tensione tra i lavoratori della Valle dell’Aniene. Chiesto l’intervento di Marrazzo
di ANTONIO SBRAGA.
 QUANDO gli automobilisti arrivano al casello, il cartello «Lunghezza» non indica solo la località della barriera di Roma est. Ma è per loro sempre più sinonimo dei tempi di percorrenza che li attende per penetrare nella capitale, visto il «problema gravissimo del tratto urbano dell'A-24 fino all'uscita di via Togliatti: per percorrere 10 chilometri occorrono a volte fino a 60 minuti, con punte massime di due ore e mezza (fatte registrare il 22 novembre scorso)». Queste le parole del presidente dell'associazione pendolari Valle dell'Aniene, Antonio Onori, che, per definire il problema, usa addiruttura la frase «maxi-sequestro di pendolari sull'A-24». Per il riscatto dei pendolari Onori chiede l'intervento del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. La situazione degli imbottigliamenti quotidiani potrebbe addirittura peggiorare con le prossime aperture di nuovi svincoli su quel tratto autostradale. Il primo verrà creato per il nuovo quartiere di ponte di Nona, l'altro per il più grande centro commerciale d'Europa che sta sorgendo a ridosso dell'alta velocità Roma - Napoli. Queste situazioni getterebbero nel caos più totale la viabilità di quel tratto. «Le attuali infrastrutture - chiede Onori - potrebbero sopportare una crescita a dir poco esponenziale del traffico?». È per questo che i pendolari chiedono a Marrazzo «un intervento immediato e risolutivo su un problema che sta diventando una vera emergenza sociale» e per la cui soluzione, scartata la «corsia dinamica» che, secondo i tecnici del ministro Lunardi «ridurrebbe la sicurezza dell'infrastruttura», a parere del Ministero non resta che «la costruzione di strade complanari a diretto servizio del territorio e senza pedaggio, con previsione di inizio dei lavori il prossimo anno e conclusione in circa 36 mesi». Un'altra «lunghezza» di tempi attende dunque i pendolari della Valle dell'Aniene, che, stando ai dati relativi alle richieste degli abbonamenti annuali scontati rilasciati dalla Provincia di Roma, continuano a crescere anno dopo anno.

LA PROPOSTA
«Declassate l’autostrada a tratto urbano»
SE NON può essere "dinamica", diventi almeno "preferenziale". Dopo lo stop del Ministero delle Infrastrutture alla proposta di utilizzare la corsia d'emergenza (da trasformare, mediante idonei sistemi di monitoraggio e segnalazione, in temporanea carreggiata di marcia) per i bus del Cotral, l'associazione pendolari Valle dell'Aniene rilancia «l'ipotesi di far declassare a tratto urbano l'ultimo segmento della A/24». La proposta è stata presentata nelle scorse settimane all'assessore provinciale ai Trasporti, Michele Civita e, «visto che quegli ultimi 10 chilometri non possono considerarsi autostradali, perché sono tutto meno che a scorrimento veloce», consentirebbe, secondo i pendolari, di «perdere la corsia d'emergenza in favore di quella preferenziale per i mezzi pubblici senza grandi sforzi». La corsia dinamica, invece, è stata bocciata dal Ministero delle Infrastrutture perché «non è di facile realizzazione, né di immediata attuabilità, richiedendo comunque costosi impianti segnaletici». Un rifiuto già anticipato dal prefetto di Roma, Achille Serra, all'assessore regionale ai Trasporti, Fabio Ciani: «l'alt del prefetto è per motivi di sicurezza. Problemi veri - ha spiegato nei mesi scorsi Ciani - d'altra parte la corsia d'emergenza è dedicata ad altre cose».
di ANTONIO SBRAGA.


dal Messaggero del 20 dicembre 2005

SOS dei pendolari: bus bloccati dal traffico
Sos dei Pendolari della Valle dell'Aniene al presidente della Regione, per sollecitare una soluzione per i 10 chilometro del tratto urbano della A24, fino al capolinea di Ponte Mammolo. "Spesso-protesta l'Associazione dei Pendolari-per arrivare a Ponte Mammolo dalla barriera est occorrono ore". Quel tratto di autostrada e' infatti continuamente intasato.
"Chiediamo-continuano i pendolari-quali azioni ha deciso di intraprendere per risolvere definitivamente una situazione insostenibile'. Presto verranno aperti nuovi svincoli. "Uno per il nuovo quartiere di Ponte di Nona e l'altro per il piu grande centro commerciale d'Europa, oltre alla attuale richiesta dei comercianti di spostare l'orario di apertura del Car alle prime ore della mattina: tutto questo gettera' nel caos piu' totale la viabilita' " I Pendolari chiedono dunque a Marrazzo che fine hanno fatto le strade complanari, annunciate dal Comune di Roma a servizio dei nuovi insediamenti.




Articoli sul giornale Nuovo Oggi Guidonia-Tivoli che parlano delle nostre iniziative:
06 Dicembre 2005 (PDF)
16 Dicembre 2005 (PDF)



Il Problema dell'aumento del Pedaggio Autostradale (Il Tempo del 7 dicembre 2005).
La Comunità contro il caro-autostrade. Dal primo gennaio il pedaggio potrebbe subire un rincaro del 4%
I pendolari della Valle dell’Aniene chiedono lo stop agli aumenti sulla Roma-L’Aquila
di ANTONIO SBRAGA.
IL PEDAGGIO è già caro, no al rincaro. La Comunità Montana dell'Aniene chiede all'Anas di frenare la corsa agli aumenti sull'autostrada A-24 Roma - L'Aquila e di abbandonare il progetto che vorrebbe far pagare 30 centesimi agli automobilisti che si immettono sul raccordo anulare, «compresi quindi quelli molto numerosi che ogni giorno provengono dalla valle dell'Aniene» e che già pagano per i chilometri del tratto urbano dell'A-24, tra il casello di Roma Est e l'uscita di via Palmiro Togliatti. «Dove per percorrere 10 chilometri occorrono a volte sino a 60 minuti. Ciò è intollerabile - denuncia il presidente dell'Associazione pendolari Valle dell'Aniene, Antonio Onori - in un tratto autostradale per cui si paga un carissimo pedaggio», e che dal prossimo primo gennaio potrebbe subire un rincaro del 4 per cento. Un nuovo amaro calice di Capodanno, dopo i due consecutivi del 2003 e 2004, che hanno fatto mandar giù aumenti complessivi del 60 per cento rispetto alle tariffe praticate sino al dicembre 2002. «È la parte restante prevista dal contratto di concessione - ha spiegato nei mesi scorsi Mariano Maccarelli, l'amministratore delegato della "Strada dei Parchi", la società che gestisce l'A-24 - ma la decisione se concederlo o meno spetta all'Anas», che già per il 2005 ha autorizzato solo l'adeguamento relativo all'inflazione, un ritocco dell'1,6% ininfluente sulla tariffa per l'andirivieni con Roma (5 euro).

Dal sito della Regione Lazio:(17/11/05)
Nuove assunzioni alla COTRAL
17/11/05 - Il Consiglio di Amministrazione della Co.tra.l. in data odierna ha deliberato l'assunzione di 109 nuovi operatori del servizio, attraverso l'ausilio dei Centri per l'impiego pubblico (ex uffici collocamento).
L'Assessore alla Mobilità della Regione Lazio Fabio Ciani, apprezza la decisione assunta dal Consiglio di Amministrazione della Co.tra.l. "Attraverso tale provvedimento l'azienda potrà dare un contributo ancora migliore alla mobilità della Regione Lazio. In un momento di difficoltà economiche ed occupazionali - continua Ciani - questo proposto dal Consiglio di Amministrazione della Co.tra.l. è un'importante segnale. Rimaniamo fedeli, inoltre, alla scelta di trasparenza che ha contraddistinto il nostro operato, anche nel momento della selezione dei nuovi operatori del servizio.
Sono sicuro che il provvedimento odierno - conclude l'Assessore alla Mobilità - sia solo il primo passo verso un'azienda di trasporto pubblico regionale sana ed efficiente".
Uguale soddisfazione viene espressa dalla Provincia di Roma. "L'assunzione di 109 nuovi autisti è un segnale importante da parte della Co.tra.l., che permetterà di migliorare il servizio di trasporto e far fronte alle esigenze di migliaia di pendolari" ha dichiarato l'assessore provinciale alla Mobilità e ai Trasporti, Michele Civita. "La decisione dell'azienda assume un valore ancora più rilevante in considerazione della pesante situazione economica ereditata dalla passata gestione - ha aggiunto Civita - che dovrà impegnare la Cotral ad avviare un serio piano di interventi per garantire il risanamento del bilancio aziendale ed il rilancio del servizio di trasporto pubblico extraurbano".
NOTA della Associazione: sul sito della Cotral si menzionano 100 autisti e non 109! vedi il link http://www.cotralspa.it/assunzione.asp


Dal TEMPO:
venerdì 25 novembre 2005. 
Cotral, nuovi pullman per il viaggio dei pendolari
di ANTONIO SBRAGA.
 LA VALLE dell'Aniene avrà nuovi bus e nuovi autisti. L'impegno è stato ribadito dal presidente del Cotral, Franco Cervi, nel corso di un incontro con sindaci e pendolari del comprensorio. «So bene - ha detto il presidente Cervi - che Subiaco e tutti i comuni della Valle dell'Aniene rappresentano un'area nella quale il servizio extraurbano è stato più volte oggetto di polemiche relativa ai disservizi e alle carenze di personale. E' per questo motivo che intendo ribadire in questa sede l'impegno di Cotral affinché venga garantito ai clienti di questa area un servizio che risponda alle loro esigenze di mobilità. L'acquisto dei nuovi bus e l'assunzione di nuovi autisti contribuirà senz'altro al raggiungimento di questo obiettivo». «Con «più collaborazione - ha continuato Cervi - le amministrazioni comunali potrebbero per esempio, nei collegamenti più brevi, sviluppare dei consorzi del trasporto locale ai quali Cotral potrebbe apporre il proprio intervento tecnico e di supporto». Al presidente della Comunità montana dell'Aniene, Luciano Romanzi, che ha chiesto il potenziamento dei collegamenti con Roma, anche attraverso l'attivazione di corse dirette, Cervi ha assicurato che «Cotral avvierà lo studio per l'ampiamento del deposito di Subiaco».


Dal TEMPO:
mercoledì 16 novembre 2005.
STOP ALL’INIZIATIVA DEI PENDOLARI DELLA VALLE DELL’ANIENE
No alle corsie di emergenza per i bus Cotral. Il Ministero delle infrastrutture boccia il progetto teso a rendere più rapidi i viaggi sulla A-24
di ANTONIO SBRAGA
STOP del Ministero delle Infrastrutture all'uso della corsia d'emergenza per i bus del Cotral. La trasformazione, mediante idonei sistemi di monitoraggio e segnalazione, in temporanea corsia di marcia, proposta dall'associazione pendolari Valle dell'Aniene e dalla decima Comunità montana e fatta propria dalla Regione Lazio, è stata infatti bocciata dal dicastero dopo l'alt del prefetto di Roma. «Non è di facile realizzazione, né di immediata attuabilità, richiedendo comunque costosi impianti segnaletici», ha comunicato il Ministero delle Infrastrutture al presidente della Comunità Montana "Dell'Aniene", Luciano Romanzi, che nello scorso mese di settembre aveva proposto l'utilizzo della corsia di emergenza come corsia di marcia della A/24 Roma - L'Aquila, dal casello di Lunghezza alla stazione di Ponte Mammolo, «come percorso preferenziale per rendere meno gravoso il viaggio dei cittadini che vivono nel comprensorio dei 31 Comuni dell'Ente montano». Secondo il dicastero, la soluzione «ridurrebbe la sicurezza dell'infrastruttura», mentre un rimedio alla situazione di congestione nelle ore di maggior traffico tra l'area urbana della capitale e il casello di Roma Est sarà la costruzione di strade complanari a diretto servizio del territorio e senza pedaggio, con previsione di inizio dei lavori il prossimo anno e conclusione in circa 36 mesi. La corsia d'emergenza, dunque, non potrà trasformarsi in "dinamica", come del resto aveva già anticipato il prefetto di Roma, Achille Serra all'assessore regionale ai Trasporti, Fabio Ciani, che invece aveva dato la disponibilità della Pisana al progetto, seguita da "Strada dei Parchi", la società che gestisce l'A-24. «L'alt del prefetto è per motivi di sicurezza. Problemi veri, d'altra parte la corsia d'emergenza è dedicata ad altre cose», aveva commentato l'assessore regionale nel dibattito sui trasporti della Valle dell'Aniene il 22 ottobre scorso a Subiaco. Resta, insomma, il "problema gravissimo del tratto urbano dell'A-24 fino all'uscita di via Togliatti: per percorrere 10 chilometri occorrono a volte sino a 60 minuti.

dal TEMPO di mercoledì 2 novembre 2005

UNA VOCE IN PIÙ PER I PENDOLARI COTRAL
Nella Valle dell’Aniene le proteste vanno in rete
SEGNALAZIONI, proteste, ma anche proposte per migliorare il servizio, saranno inviati via internet a Cotral Trenitalia e Regione Lazio dal sito dell'Associazione pendolari della Valle dell'Aniene (www.pendolari.net) costituita da utenti di autobus Cotral e treni delle ferrovie locali, che intende farsi portavoce, attraverso il suo sito, delle esigenze dei circa 3 mila utenti del servizio di trasporto pubblico residenti nei 31 paesi della Valle dell'Aniene. «Intendiamo - hanno spiegato i fondatori dell'Associazione - svolgere un ruolo di raccordo tra utenza,istituzioni e strutture pubbliche per avere da tutti la dovuta considerazione». Scopi dell'Associazione, la cui presentazione ufficiale avverrà il 12 novembre prossimo presso il Centro Culturale «Cittàdi Subiaco»,sono il miglioramento del servizio pubblico e della mobilità in generale, elevare la qualità della vita dei pendolari e difendere i diritti civili dei soci e degli utenti dei vettori di trasporto pubblico della Valle dell'Aniene su gomma e ferro. Tra le iniziative che l'Associazione intende intraprendere già da prossimi giorni, vi è l'intervento nei confronti di «Strada dei Parchi spa», la società che gestisce la A/24 Roma - L'Aquila, perchè a fine anno non venga ulteriormente aumentato l'attuale pedaggio autostradale di 5 Euro per percorrere i 50 chilometri, tra andata e ritorno,dal casello di Vicovaro/Mandela a quello di Lunghezza della stessa autostrada. Le caratteristiche e le finalità dell'Associazione sono state illustrate nel sito anche in lingua inglese, «in modo - è stato spiegato - da interessare all'iniziativa pure i numerosi immigrati residenti nella Valle dell'Aniene e divenuti anche essi utenti del servizio di trasporto pubblico soprattutto ner motivi di lavoro».


IL TEMPO del sabato 15 ottobre 2005
Cotral, arrivano i bus a due piani
Il 50% delle nuove assunzioni sarà destinato ai collegamenti con Subiaco
Summit alla Regione tra assessore, azienda trasporti e Comunità della Valle dell’Aniene
di ANTONIO SBRAGA
LASCERÀ otto bus a gennaio, ma «prossimamente» raddoppierà il parco-macchine più recente del deposito sublacense. Almeno in altezza, perché «un numero consistente dei circa nuovi trenta autobus a due piani che la Cotral acquisterà prossimamente sarà assegnato al deposito di Subiaco». Dove si copriranno anche le carenze di personale, con il «cinquanta per cento delle persone assunte dalla Cotral che sarà destinato a potenziare il servizio nella Valle dell'Aniene». A favore della quale «si lavorerà per istituire una "corsia dinamica" del servizio pubblico per ridurre gli attuali tempi dei collegamenti con Roma attraverso l'autostrada A-24». È questo il pacchetto di misure concordate ieri nel vertice regionale che l'assessore ai Trasporti, Fabio Ciani, ha convocato con la Comunità montana dell'Aniene e la Cotral per fronteggiare la carenza di mezzi e uomini che per 10 giorni ha mandato in tilt il servizio nel comprensorio. Paralizzato all'inizio del mese dall'agitazione spontanea degli autisti, che avevano bloccato gli straordinari per protesta contro il trasferimento degli 8 bus più recenti. L'azienda ha poi rinviato a gennaio il piano di trasferimenti e i dipendenti, «coscienti delle difficoltà arrecate all'utenza» (l'associazione pendolari aveva richiesto l'intervento del prefetto contro le decine di corse saltate quotidianamente), si sono impegnati «a collaborare compatibilmente con l'inadeguatezza dei mezzi e la mancanza di personale». Una decina sono infatti gli autisti che mancano all'appello, mentre 8 bus a gennaio verranno «sostituiti da altri meno nuovi ma con meno chilometri, sottoposti a recente revisione e ammodernamento». In attesa di quelli a due piani, che dovrebbero arrivare entro il 2006, insieme al «potenziamento del nodo di scambio gomma-ferro di Mandela» e all'avvio dei collegamenti con i monasteri sublacensi.



Da IL TEMPO domenica 9 ottobre 2005

VALLE DELL’ANIENE
Pedaggi sulla A/24, no a nuovi rincari. Provincia e Comunità montana scendono in campo per un confronto con la società di gestione
di ANTONIO SBRAGA
IL PEDAGGIO è già caro, no al rincaro. La Provincia di Roma chiede di frenare la corsa agli aumenti sull'autostrada A-24 Roma-L'Aquila che, dopo un anno di stasi, potrebbe riprendere dal primo gennaio prossimo. E agli automobilisti che usufruiscono dei tre caselli laziali dell'autostrada che collega la capitale con l'Abruzzo, assicura l'impegno per scongiurare un nuovo amaro calice di Capodanno, dopo i due consecutivi del 2003 e 2004, che hanno fatto mandar giù aumenti complessivi del 60 per cento rispetto alle tariffe praticate sino al dicembre 2002. Per questo l'assessore per la Tutela dei Consumatori della Provincia di Roma, Roberto Petrassi, di concerto con la decima Comunità Montana, ha annunciato la prossima convocazione di un tavolo istituzionale con "Strada dei Parchi Spa", la società privata che gestisce l'A-24 dal 2001. «In quella sede chiederò alla Strada dei Parchi Spa di non procedere al temuto rincaro dei pedaggi alla fine dell'anno, considerati i forti aumenti fatti registrare nel 2003 e nel 2004. Anche per tutelare - ha aggiunto Petrassi - l'utenza di un'area economicamente depressa come la Valle dell'Aniene e la sua principale risorsa, il turismo, che verrebbe penalizzato da un ulteriore aumento del caro-pedaggio». Interlocutoria, per ora, la risposta della società autostradale. «Non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione, ma siamo come sempre disponibili al confronto - risponde l'amministratore delegato, Mariano Maccarelli - la proposta d'aumento dal primo gennaio riguarderebbe un 4 per cento, che è poi la parte restante prevista dal contratto di concessione. Ma la decisione se concederlo o meno spetta all'Anas». Che già per il 2005 ha autorizzato solo l'adeguamento relativo all'inflazione, un ritocco dell'1,6% che non ha influito però sulle tariffe laziali per l'andirivieni con Roma (2 euro e 60 da Tivoli, 4 da Castel Madama e 5 da Vicovaro-Mandela). Solo un "contentino", però, rispetto alle richieste dei 31 centri della Comunità montana dell'Aniene, che da due anni chiedono invece «tariffe ridotte per i residenti dei piccoli paesi a rischio spopolamento, costretti fino ad oggi a pagare 5 euro per i 50 chilometri dell'andirivieni tra i caselli di Mandela e Lunghezza», come dice il presidente dell'ente sovracomunale Luciano Romanzi.



Accaduto ai primi di ottobre 2005:
Tragico frontale tra Tir : muore un camionista di Morino
SUBIACO - Tragico scontro frontale tra due camion al km 56 della statale Tiburtina, in prossimità del bivio di Anticoli Corrado. È purtroppo molto pesante il bilancio dell’incidente: un morto e tre feriti, di cui uno versa in gravi condizioni. Il micidiale impatto, in piena curva, è avvenuto ieri intorno alle 16 tra due bestioni Fiat Iveco, entrambi carichi di breccia. Il camionista deceduto, Roberto Farina, di anni 56, residente a Morino, era alla guida dell’articolato che viaggiava verso Roma; il passeggero che lo accompagnava, M.D., di anni 26, residente ad Avezzano, ha riportato ferite non gravi ed è stato ricoverato all’ospedale di Subiaco. È invece in condizioni molto critiche, per cui è stato trasportato in eliambulanza al San Camillo di Roma, il camionista alla guida dell’altro mezzo pesante, R.B. di anni 42, residente ad Affile. L’altro ferito, M.B. di anni 54, residente a Roma, alla guida di un’Alfa 145, non è riuscito ad evitare l’impatto con uno dei due camion ed anche per lui si è reso necessario il ricovero presso il nosocomio sublacense. Ai soccorritori si è presentata una scena raccapricciante, le cabine dei due camion erano incastrate tra di loro e i vigili del fuoco hanno dovuto faticare non poco per estrarre il morto e i due feriti. Spetterà ora alla polizia ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. La circolazione sulla Tiburtina è rimasta bloccata fino a tarda sera, per permettere la rimozione degli automezzi e la pulizia della carreggiata, invasa da breccia e calcinacci.   Pericoloso il transito quando il traffico è forte e veloce. Guidare con prudenza, per raggiungere Arsoli e Cervara si può uscire anche a Carsoli, e tornare indietro verso Arsoli : si evitano moltissime curve e pur aggiungendo al percorso pochi chilometri si risparmia tempo di viaggio


dal Tempo del 28 settembre 2005

Pendolari a casa con l’auto dell’assessore
Saltano le corse e gli alunni rimangono a terra. Il sindaco: «Situazione assurda. L’azienda intervenga»
Crescono i disagi nella Valle dell’Aniene per la protesta dei conducenti delle autolinee Cotral
di ANTONIO SBRAGA
NON è l'assessore ai Trasporti, ma si è dovuto far carico lo stesso degli alunni di Monte Livata appiedati dal Cotral, che da una settimana oramai lascia al palo i pendolari per via delle corse fatte saltare (ieri una quarantina) dal blocco degli straordinari operato dagli autisti. E così al vicesindaco di Subiaco, Pierluigi Angelucci, chiamato d'urgenza dai carabinieri in un capolinea affollato dagli alunni disorientati dall'assenza dei bus, non è restato altro che caricare sulla propria auto i tre mini-residenti (di cui uno di 6 anni) più lontano da piazza Falcone. Anche perchè quella appena saltata, la corsa delle 14, era giusto l'ultima per Monte Livata, e i genitori erano impossibilitati dal raggiungere il capolinea in breve tempo. «È una cosa assurda - commenta il sindaco, Francesco Lando - i bambini non possono restare per strada. Chiederemo alla Cotral e alle autorità regionali immediati chiarimenti». E in una nota congiunta con gli assessori Angelucci e Paolo Sbraga ha spiegato che «l'agitazione degli autisti è legata alla probabile sostituzione, nel deposito di Subiaco, di 8 bus nuovi con altrettanti vecchi in conseguenza di un accordo sindacale che sarebbe stato sottoscritto con la Cotral senza tener conto della consistenza delle corse, della sicurezza delle vetture e delle necessità dei circa 2 mila pendolari della Valle dell'Aniene». Dalla Cotral fanno sapere che la "cessione" degli 8 bus, da sostituire con altri meno nuovi ma con meno chilometri e sottoposti a recente revisione e ammodernamento, sarà dilazionata al prossimo gennaio. Nell'attesa i sindacati potranno valutare e discutere eventuali modifiche del piano a suo tempo concordato e, in mancanza di un'intesa, l'azienda si dice pronta a valutare di procedere ad un ulteriore accordo che potrebbe essere trovato tra i rappresentanti sindacali di Tivoli e Subiaco.


da Metro del 29 settembre 2005
La corriera e' in ritardo? I pendolari di Subiaco si rivolgono al Prefetto
Dopo la protesta degli utenti della Valle dell'Aniene pr l'improvvisa cancellazione delle corse delle linee Cotral nel territorio di Subiaco, ora la pratica e' finita sul tavolo del prefetto Achille Serra.
L'Associazione dei Pendolari aveva segnalato i gravi disagi per l'attuale servizio a causa di un organico di autisti inferiore alle necessita; e -secondo gli utenti- tale condizione lascia ogni giorno a piedi centinaia di pendolari lungo la tratta Subiaco-Roma Ponte Mammolo. E per questo l'Associazione chiede l'adozione di urgenti provvedimenti nei confronti della Cotral, riservandosi di "denunciare presso ogni sede competente, l'interruzione del servizio pubblico". Anche il Comune di Subiaco e la Comunita' Montana hanno protestato formalmente per il ripetersi dei disservizi.


dal TEMPO di domenica 25 settembre 2005.

VALLE DELL’ANIENE. Cotral, situazione esplosiva. Blocco degli straordinari, saltano le corse e i pendolari rimangono a terra
 I conducenti: «Siamo pochi e i mezzi sono in pessime condizioni»
di ANTONIO SBRAGA
LA PROTESTA monta sugli autobus della Valle dell'Aniene. Sempre più autisti, infatti, stanno rinunciando alla copertura dei turni straordinari, con il conseguente salto delle corse e tanti pendolari lasciati al palo. Una forma di protesta "spontanea e non organizzata" che ha avuto inizio lunedì scorso, ma ha toccato l'apice ieri l'altro, con quattro corse Subiaco-Roma annullate (alle ore 8, 8 e 45, 16 e 16 e 15) e diversi problemi nella fascia più critica del ritorno (tra le 18 e le 20). Un "venerdì nero" dei trasporti che rischia di non restare affatto isolato. «Mancano una decina di autisti e si teme di perdere una decina dei bus più recenti, così non riusciamo più a gestire i rapporti sindacali né con l'azienda né con i lavoratori - allarga le braccia Giulio Marocchini, rappresentante della Cisl - e alla lunga i colleghi che non reggono più lo stress di doppi turni con 12 ore sui bus, rinunciano allo straordinario». E i pendolari al giorno di lavoro, in mancanza di mezzi di trasporto alternativi e tempestivi. «Torniamo a chiedere al Cotral di assicurare il servizio secondo gli orari prestabiliti», protesta l'Associazione "Pendolari Valle dell'Aniene", che interesserà del caso Regione e Prefettura. E la decima Comunità Montana chiede che «la Valle dell'Aniene sia considerata alla stessa stregua di altre zone, potenziando il deposito di Subiaco in mezzi e uomini».



«Duplicare la Mandela-Roma» da Messaggero.it del 01.02.2005
Non finiscono mai i disagi per le migliaia di pendolari della Valle dell'Aniene, chiamati ad affrontare mille problemi nei trasferimenti dai paesi di residenza alla capitale.
La linea ferroviaria Pescara-Roma, che attraversa il Sublacense è a binario unico e non riesce a soddisfare le esigenze di chi, ogni giorno, deve fare la spola con la città eterna per motivi di lavoro o studio.
Le richieste avanzate fino ad oggi da utenti e amministratori comunali sono cadute nel vuoto ma i pendolari ora rilanciano, sollecitando il potenziamento della strada ferrata con il raddoppio del binario, allo scopo di garantire collegamenti rapidi ed efficienti.
«E' necessario - dice Franco Perozzi, pendolare di Vicovaro - il potenziamento della tratta da Mandela a Roma se si vuole migliorare la condizione di migliaia di utenti della Valle Aniene che spesso viaggiano in piedi sui bus Cotral, ed evitare che in tanti usino la propria auto per andare a Roma contribuendo a ridurre anche l'inquinamento in città».
Una richiesta che i pendolari ribadiranno giovedì in una riunione al Comune di Vicovaro con l'assessore ai Trasporti Maurizio Moltoni. «Da gennaio - ancora Perozzi - è stato istituito un nuovo treno alle 6,32, ma solo in pochi possono usarlo.
Servono più convogli in altri orari». Il raddoppio della ferrovia Mandela-Roma è caldeggiato da diversi amministratori comunali che vedono anche una soluzione per arrestare lo spopolamento dei piccoli comuni (26 dei 31 paesi della Valle sono a rischio-estinzione). In molti chiedono un intervento concreto di Regione e Provincia.


Da News Forum Politica Online del 7/12/2004
Nasce associazioni dei pendolari della Valle dell'Aniene

Si costituiscono in associazione gli oltre mille utenti della Valle dell'Aniene, che ogni giorno raggiungono i luoghi di lavoro e di studio con gli autobus della Cotral. I promotori dell'iniziativa hanno spiegato che 'per dare voce a chi viaggia', e' stato deciso di dar vita all''associazione pendolari della Valle dell'Aniene', della cui presenza sul territorio verra' data ufficialmente notizia nel corso dell'assemblea pubblica convocata per sabato 11 dicembre, alle 16:30 a Subiaco. 'E' necessaria - osservano i fondatori della nuova associazione - la presenza di referenti ufficiali per instaurare rapporti piu' operativi con Cotral e Trenitalia''. Scopi dell'iniziativa sono il miglioramento del livello del servizio pubblico e della mobilita' in generale nella Valle dell'Aniene, elevare la qualita' della vita degli utenti del servizio del trasporto pubblico, nonche' difendere i diritti civili dei soci dell'associazione nei confronti delle aziende del trasporto pubblico che operano nell'ambito dei 31 comuni della Valle dell'Aniene su gomma e rotaia.(ANSAweb).


Dal IlMessaggero.it del 01.02.2005
Nel Lazio un’odissea quotidiana per 300 mila
L’assessore ai Trasporti: applicheremo maxi-penali. Trenitalia: presto carrozze a due piani

ROMA - Il miraggio di viaggiare seduti, di arrivare in orario, di non morire di caldo d’estate e di freddo d’inverno. «I pendolari del Lazio non sono trattati meglio di quelli di altre regioni, anzi pagano decenni di ritardi nell’adeguamento delle linee ferrate», commenta Giulio Gargano, assessore regionale ai Trasporti che ha appena raggiunto l’accordo sul contratto di servizio con Trenitalia (164 milioni di euro per 17 milioni di chilometri di percorrenza in un anno) per il trasporto locale inserendo delle clausole che hanno portato a 1,5 milioni di euro le sanzioni per le eventuali inadempienze contrattuali.
«Se Trenitalia fornirà nel 2005 lo stesso servizio dello scorso anno - aggiunge Gargano - pagherà il massimo della penale. Oltre a questo possiamo minacciare di ritardare i pagamenti, ma poi non abbiamo altre armi perché non c’è una vera alternativa e fin quando non ci sarà concorrenza nemmeno possiamo immaginare di sostituire un vettore con un altro».
«La Regione fa il suo mestiere e noi contiamo di non pagare le penali - risponde Giancarlo Schisano, responsabile del trasporto locale per Trenitalia - Il nostro obiettivo è migliorare i servizi e quindi non pensiamo con pessimismo a quello che offriamo ai nostri clienti. Presto avremo anche nel Lazio i “Minuetto” (convogli da 300 posti dove ci sono meno viaggiatori, ndr ) ma soprattutto avremo le carrozze a doppio piano che dovrebbero migliorare il problema del sovraffollamento. Certo, in questi giorni abbiamo avuto molti problemi sulla Roma-Viterbo, per un eccesso di domanda, e l’utilizzo serrato dei treni ha provocato dei disagi ai passeggeri, disagi che stiamo cercando di risolvere».
Ogni giorno viaggiano nel Lazio circa 300mila persone con un costante e continuo aumento di domanda. Secondo una statistica della Regione Lazio nel decennio compreso tra il ’93 e il 2003, c’è stato un incremento del 96,87 per cento che ha portato a un totale a fine 2003 di 295.908 viaggiatori di media al giorno.
La maggior parte dei pendolari sono quelli che viaggiano tra l’aeroporto di Fiumicino, Fara Sabina e Orte (oltre 80mila), poi ci sono quelli che provengono dalla Tuscia (circa 50mila) per finire con quasi 15mila persone che provengono dal quadrante orientale della regione (in particolare dalla Valle dell’Aniene), zona in cui il trasporto ferroviario è scarso e quello su gomma lascia spesso spazio alle auto private.
«La cura del ferro si è fermata nel Lazio cinque anni fa - afferma Michele Civita, assessore provinciale ai Trasporti - mentre a Milano è stato finanziato il passante ferroviario. Tra il ’96 il 2000 ogni anno ci sono stati investimenti per 600 miliardi delle vecchie lire, dal 2001 siamo scesi a 70 milioni di euro ma sono la continuazione del finanziamento di vecchi cantieri come quelli per l’Alta velocità.
Eppure dove ci sono binari e servizi efficienti il treno è largamente preferito. Secondo una nostra indagine, l’87 per cento degli abitanti dell’hinterland romano abita a meno di 15 minuti da una stazione ferroviaria. Dove ci sono servizi è tanta la domanda e lo dimostra la linea Roma-Viterbo che da quando è stata elettrificata è passata da 12 a 50mila passeggeri».
Sovraffollamento, pulizia delle carrozze, puntualità, orari. Sono questi, da sempre, i problemi dei pendolari, sia quelli che viaggiano sui treni che sui pullman della Cotral. «Sovraffollamento è sinonimo di insicurezza - commenta Giorgio Pacetti, ciociaro, leader dei pendolari del Lazio - La vita del pendolare inizia all’alba e finisce molte ore dopo il tramonto e ogni giorno è una battaglia. Ma bisogna stare attenti: non combattiamo per un ideale, per qualcosa di importante ma solo per viaggiare seduti. E non abbiamo mete paradisiache ma solo l’ufficio o la fabbrica».
E così il binario unico penalizza i pendolari della Fr1 (Roma-Tivoli) mentre i viaggiatori di Ladispoli sono arrabbiati per i continui ritardi e coloro che abitano ad Anzio e Nettuno si lamentano soprattutto per il sovraffollamento. Ai Castelli il disagio maggiore che viene riferito è quello di un orario non adeguato alle esigenze dei viaggiatori. A Velletri in compenso si consolano pensando di viaggiare su una linea ferrata tra le più antiche d’Italia, inaugurata nel 1862.


Sviluppo Lazio newsletter del 13/09/ 2004:
Cotral, potenziata linea Valle dell'Aniene
'All'inizio del mese di ottobre la linea Cotral Subiaco-Roma verrà potenziata con otto nuove vetture che si andranno ad aggiungere al parco autobus in servizio nella Valle dell'Aniene, così come previsto nei piani di consegna dell'azienda'. Lo ha annunciato l'assessore regionale ai Trasporti Giulio Gargano, ricordando il potenziamento di questa linea già effettuato a partire dal marzo 2004. Infatti, ha spiegato l'assessore, "l'intensificazione del servizio va incontro alle accresciute esigenze della popolazione", in costante aumento in questa zona. Gargano ha aggiunto che 'l'assessorato ai Trasporti, attraverso l'Azienda di trasporto regionale Cotral, sta provvedendo a monitorare i residui problemi del trasporto extraurbano nei Comuni della Valle dell'Aniene e a intervenire per evitare eventuali disagi ai passeggeri'.



Rassegna Stampa MONTI SIMBRUINI 06/09/2004

Valle Aniene: trasporti insufficienti
Pullman vecchi e insufficienti: la Comunità montana guida la contestazione a Cotral, Provincia e Regione Valle dell’Aniene, rivolta per i bus
Protestano sindaci e pendolari. Chiesti anche più treni da Vicovaro
La Comunità Montana dell’Aniene guida la rivolta contro Regione e Provincia per le carenze del trasporto pubblico. La protesta scaturisce dalla mancata risposta del Cotral alla richiesta di rendere più accettabili i trasporti extraurbani nei trentuno comuni del comprensorio. «Alla Valle dell’Aniene deve essere riservato un trattamento simile a quello di altre zone del Lazio dichiara il presidente, Luciano Romanzi per soddisfare i bisogni della popolazione». La situazione è al limite della sopportazione: «Le corse per Roma sono insufficienti e i passeggeri sono costretti a viaggi allucinanti, stipati come sardine» dichiara Pino Primini, del Comitato pendolari [Nota della Associazione: questo avveniva quando eravamo solo un comitato, prima ancora che la Associazione venisse legalmente costituita!]. « Inoltre i bus utilizzati sono in servizio da oltre dieci anni e spesso si rompono durante il tragitto».
Il Cotral di Subiaco non smentisce la grave situazione: «Abbiamo a disposizione un parco macchine esiguo, e purtroppo datato afferma il responsabile avremmo bisogno di almeno altri sette bus per non dovere utilizzare mezzi di oltre venti anni». Anche il sindacato degli autisti non nasconde il grave problema: «Abbiamo più volte denunciato la precarietà del servizio sull’asse Subiaco-Roma dichiara Giulio Marocchini, della Fit-Cisl alcuni pullman che continuano a viaggiare sono addirittura da demolire». Qualcuno, per le migliaia di pendolari della valle, aveva promesso delle novità. «Dovevano arrivare bus dotati delle migliori tecnologie conclude Primini ma forse sono stati destinati altrove».
Anche i sindaci del comprensorio appoggiano in pieno la battaglia. «Sono un pendolare da oltre trent’anni e ogni anno che passa va sempre peggio dichiara Claudio Bruni, sindaco di Arsoli dopo una giornata di lavoro, per poter tornare a casa, al capolinea di Ponte Mammolo, a Roma, si assiste ad un vero e proprio assalto solo per salire sul pullman». Pienamente d’accordo anche il sindaco di Arcinazzo: «E’ diventato impossibile prendere un pullman per andare a Roma afferma Sandro Biferi Cotral e Regione debbono mantenere le promesse». Il sindaco di Anticoli. Vittorio Meddi, rincara la dose: «Questo disservizio dà una ulteriore picconata a un territorio depresso e con pochi margini di sviluppo. E’ un altro tassello per aumentare lo spopolamento dei nostri paesi».
C’è però chi auspica una soluzione diversa. «Si deve potenziare il trasporto su rotaia dalla stazione di Vicovaro verso Roma dichiara Cleonice Alivernini, sindaco di Agosta La tangenziale est è sempre intasata e doverla necessariamente percorrere provoca ritardi abissali sul posto di lavoro». Fautore di questa soluzione è anche il sindaco di Vicovaro, Christian Thomas: «Tra un anno sarà fruibile il nodo di scambio alla stazione ferroviaria, Mandela-Vicovaro. Le Ferrovie dello Stato hanno già allo studio il potenziamento della linea, in modo da rendere agevole e veloce il viaggio alle migliaia di pendolari della nostra valle».


da ANSA del 19 aprile 2004

VALLE ANIENE: SARACENI, PARCHI E ECO-ALBERGHI PER TERRITORIO
VICOVARO (ROMA) - ''I Parchi dei Monti Simbruini e dei Monti Lucretili possono essere l' occasione di sviluppo del territorio della Valle dell' Aniene con l' adozione dei rispettivi piani di assetto per assicurare fruibilita' e sviluppo all' intero comprensorio''. Lo ha sostenuto l' assessore regionale all' Ambiente, Vincenzo Saraceni, intervenendo all' annuale assemblea degli aderenti all'associazione culturale''Amici della Valle dell' Aniene'', svoltasi presso l' oasi francescana di San Cosimato, nei pressi di Vicovaro. ''Per facilitare l' operazione - ha aggiunto Saraceni - la regione Lazio sta esaminando la possibilita' di creare eco-alberghi recuperando strutture abbandonate, mentre il 31 dicembre prossimo saranno ultimati gli interventi di recupero e rimborso dei danni causati dal terremoto del marzo 2000. Non vedo invece positivamente - ha proseguito Saraceni - la costruzione di impianti eolici per la produzione di energia elettrica alternativa perche' danneggiano spesso l' aspetto ambientale per la necessita' di installare pali molto alti sulle montagne''. A sollecitare i chiarimenti di Saraceni, erano stati i rilievi formulati dal presidente dell' associazione, Giacomo Pizziocaroli, a proposito della grave crisi socio-economica che interessa l' intera Valle dell' Aniene. Pizzicaroli aveva rilevato che ''in presenza di una ricchezza da utilizzare piu' e meglio c'e' invece Monte Livata che dopo cinquant' ani dalla sua nascita e' ancora privo di acquedotto, con l' ospedale di Subiaco nel degrado ed abitazioni da ristrutturare e danni da rimborsare dopo quattro anni dal terremoto''. Ancora piu' pessimistico il quadro fornito dal presidente della Associazione geometri Valle dell' Aniene, Massimo Bresciani, informando che ''negli ultimi 10 anni la Valle dell' Aniene ha perso quasi cinque mila abitanti, i lavoratori pendolari sono diventati 20 mila, 17 comuni sui 31 del territorio sono interessati ai numerosi vincoli della cosiddetta legge Galasso con blocco di ogni attivita' compreso l' agriturismo, con 50 km del fiume Aniene da considerarsi cloaca a cielo aperto e la Tiburtina Valeria sempre piu' pericolosa e inadeguata alla attuale mole di traffico'',. Non meno tranquillizzante per gli abitanti di Subiaco quanto sostenuto dall' assessore comunale sublacense alla Protezione Civili, Paolo Sbraga, secondo il quale ''l' inquinamento da auto nel centro della citta' ha raggiunto livelli paurosi per il transito cu circa nove mila automezzi al giorni senza possibilita' di realizzare una strada alternativa, cui vanno aggiunti i danni ambientali causati dai ritardi dall' entrata in funzione del nuovo depuratore per difficolta' dovute all' impatto ambientale dell' impianto elettrico''. Sul tavolo di Saraceni e' stata infine posta dal sindaco di Agosta, Cleonice Alivernini, la difficile situazione finanziaria del comune, ''al quale - ha detto il primo cittadino - la nuova Finanziaria ha tolto 51 mila euro, troppi per un paese di 1800 abitanti''.


23 gennaio 2004 da 'Il Messaggero'
MOBILITATI COMUNI, PROVINCIA E CONSUMATORI
«Prima la sicurezza, poi i rincari»
Valle Aniene, continua la guerra dei pendolari contro le tariffe autostradali
di ANTONIO MARIOZZI

Aumentano i pedaggi ma i livelli di sicurezza non migliorano lungo l'autostrada Roma-L'Aquila. I pendolari della Valle dell'Aniene non fermano la protesta contro il rincaro delle tariffe che, dal primo gennaio, sono aumentate di quaranta centesimi per il tratto tra i caselli di Vicovaro-Mandela e Lunghezza, portando il biglietto da 2,10 a 2,50 euro.
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, sfociate nel boicottaggio della Roma-L'Aquila, gli utenti del Sublacense hanno chiesto l'intervento del presidente della Regione Francesco Storace e dell'assessore ai Lavori pubblici Giulio Gargano nel tentativo di bloccare gli aumenti attuati dalla società "Strada dei Parchi". «Se nel giro di dieci giorni il problema non sarà risolto congelando i rincari - annuncia Franco Perozzi, pendolare di Vicovaro - attueremo una nuova protesta organizzando auto-lumaca tra i caselli di Castelmadama e Vicovaro-Mandela. E siamo decisi a portare il caso fino in Parlamento». I pendolari del Sublacense, costretti a recarsi ogni giorno a Roma con la macchina per motivi di lavoro, contestano il caro-pedaggio anche in relazione alla sicurezza. Sotto accusa alcune gallerie poco illuminate, guardrail non a norma, viadotti in molti casi senza rete di protezione e pavimentazione da sistemare in diversi tratti.
«Paghiamo - aggiunge Giacomo Bianchi, di Pisoniano - per un servizio che non corrisponde alle nostre aspettative». Anche il Codacons non risparmia critiche e si aggiunge alla Provincia e ai sindaci dell’Aniene che chiedono il blocco degli aumenti. «Bisogna congelare le nuove tariffe - afferma il presidente dell'associazione dei consumatori Carlo Rienzi -, mettere in sicurezza l'autostrada e poi, eventualmente, decidere insieme se aumentare il biglietto». La società, però, non sembra intenzionata a tornare sui suoi passi e annuncia interventi per rendere più sicura l'autostrada. «Abbiamo un piano d'investimenti per 600 milioni di euro - fa sapere l'amministratore delegato, Mariano Maccarelli - che prevede anche il miglioramento della pavimentazione sull'intera tratta. Ed entro febbraio presenteremo il progetto per realizzare la terza corsia alle porte Roma, che faremo sicuramente impiegando 30 mesi per completarla». Intanto l'ente gestore della Roma-L'Aquila smentisce le voci sempre più insistenti sui tagli del personale.



Dal Messaggero del 03/04/2004:

Pendolari, il malcontento corre sui binari
Treni sovraffollati, ritardi cronici, carrozze malandate e stazioni poco o nulla sorvegliate ..

di CARLO ROMANO
La Valle dell’Aniene. Aspettando una moderna ferrovia per uscire dall'isolamento. Più collegamenti con la Capitale con il rilancio della linea Roma-Pescara. Sindaci e pendolari della Valle dell’Aniene tornano a chiedere trasporti pubblici più efficienti e il potenziamento della strada ferrata che attraversa il Sublacense. Sono oltre cinquemila i pendolari che ogni giorno fanno la spola con Roma per lavoro servendosi degli autobus della Cotral, spesso vecchi, inadeguati. Solo in pochi utilizzano, invece, la ferrovia che continua a funzionare a scartamento ridotto, con un solo binario e treni insufficienti. Ieri (ma accade spesso) uno dei pochi e lenti convogli della Roma-Pescara è rimasto fermo circa un quarto d'ora alla stazione di Mandela in attesa di un altro treno che viaggiava in direzione opposta. E l'aumento dei tempi di percorrenza tiene lontano gli utenti della Valle Aniene dal trasporto pubblico su ferro. Per amministratori e sindaci il rilancio del territorio passa dal raddoppio della linea e la valorizzazione dello scalo di Mandela. Oggi sono troppi i disagi che incontrano i pendolari nei collegamenti su gomma con Roma. Così, tanti piccoli centri si spopolano (26 su 31 sono a rischio-estinzione secondo una ricerca di Legambiente e Confcommercio) e per fermare il preoccupante fenomeno si chiedono più treni per la Capitale. «Occorre ammodernare le strutture ferroviarie come alternativa ai bus - dichiara l'assessore provinciale ai Trasporti, Michele Civita - ed è necessaria più attenzione della Regione per i paesi della Valle dell'Aniene».
(hanno collaborato Dario Serapiglia, Graziarosa Villani e Antonio Mariozzi)


dal Messaggero di Venerdì 27 Dicembre 2002

Valle dell’Aniene/Botta e risposta tra i sindaci di Olevano e Bellegra
Strade, polemica sulla sicurezza
di ANTONIO MARIOZZI
E' polemica sulla sicurezza delle strade nella Valle dell'Aniene dopo il "frontale" tra due bus del Cotral avvenuto nei giorni scorsi tra Bellegra e Olevano con 40 feriti, quasi tutti studenti. L'incidente ha infatti aperto un duro scontro tra i sindaci di Olevano Romano e Bellegra, mentre tante arterie restano inadeguate e i trasporti pubblici sono da migliorare. «E' ridicolo - dice il primo cittadino di Olevano, Guido Milana - che il sindaco di Bellegra, il quale, anziché occuparsi della tutela dei cittadini preferisce difendere la giunta provinciale. Se il problema è l'asfalto mi domando come mai in 5 anni di governo Moffa, il sindaco di Bellegra non sia riuscito a far sistemare un tappetino». Il clima natalizio, insomma, non stempera i toni sulla questione-viabilità, che penalizza, tra l'altro, lo sviluppo del territorio. «Milana - replica il primo cittadino di Bellegra, Mario Ferrante - fa demagogia sulle emergenze del territorio: come consigliere provinciale ha pensato solo agli interessi del suo comune e non a quelli del comprensorio. Nella nostra area arriverebbero più finanziamenti se in Provincia l'opposizione non mettesse spesso i bastoni tra le ruote, come è avvenuto per le strade rurali: la delibera che assegna circa a 50 mila euro a Bellegra è stata impugnata al Tar». Intanto il 13 gennaio ci sarà, su iniziativa del consigliere regionale Giacomo Troja, un incontro ad Arcinazzo tra l'assessore ai Trasporti della Regione Francesco Aracri, i sindaci della Valle Aniene e i vertici del Cotral. Obiettivo: predisporre un piano di mobilità per il Sublacense.

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